L’uomo, da sempre, ha cercato un contatto con il Cielo, nell’arte iconografica bizantina e russa il pittore riesce a creare lo ‘specchio’ segreto nel quale il Divino può manifestarsi
Icone russe a Palazzo Pitti – simboli e alchimia
L’uomo, da sempre, ha cercato un contatto con il Cielo ma è nell’arte iconografica bizantina e poi in quella russa che il pittore è riuscito a far diventare una tavola di legno, sapientemente tagliata e lavorata, lo “specchio” segreto nel quale il Divino poteva manifestarsi.
Il maestro iconografo, avvalendosi del colore e di un’antica tecnica basata su precisi canoni tradizionali, è stato in grado di imprimere su quella tavola un tipo di “scrittura” per simboli che conserva tutt’oggi il suo segreto linguaggio. Dopo un breve cenno storico introduttivo, la visita sarà focalizzata sulla lettura simbolico-alchemica delle icone russe, di collezione mediceo-lorenese, che Palazzo Pitti ospita in tre sale al piano terreno. Durante la visita potremo ammirare affreschi di epoca medicea e splendide decorazioni neoclassiche di cui la Cappella Palatina è un raffinato esempio.
La visita si volgerà nelle tre sale medicee a pian terreno di Palazzo Pitti dove sono state collocate le icone russe e proseguirà nella Cappella Palatina: Serena Baldi (insegnante di pittura iconografica) darà la lettura simbolico-alchemica di alcune icone scelte tra le più ricche di significati ermetici; la guida Stefania Squarzanti darà la descrizione simbolica degli affreschi delle sale, e delle decorazioni della Cappella Palatina riaperta al pubblico in occasione della mostra.)
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