Impressioni sulla visita al parco alchemico di Pratolino del 30 giugno 2018
Ringraziamo caldamente Enrico Gotti, che ha scritto questo commento dopo la visita al parco alchemico di Pratolino il 30 giugno scorso!
Con Costanza Riva nel grande parco della villa scomparsa di Francesco I dei Medici e Bianca Cappello a Pratolino: una storia d’amore tragica, che dopo la loro morte improvvisa, vide la distruzione della villa, dei corsi d’acqua, delle grotte e opere di ingegneria all’avanguardia, labirinti, oggi forse irripetibili se non con la realtà aumentata. Il tutto secondo la regia di un teatro alchemico unico al mondo. Una esplorazione in lungo e largo; in una splendida giornata di sole e vento, con la guida e la passione di Costanza, la gioia condivisa nel nostro gruppo peregrinante, di percepire il grande teatro alchemico che sottende grotte, statue, edifici, parco mozzafiato; immagini suoni e odori, metafora come la enorme statua di “Appennino” del Giambologna orfana della grotta, che esce verso la luce schiacciando con la sua grande mano il mostro che ha dentro di sé; l’uomo e la donna che, platonicamente, dal guardare le ombre della caverne si girano verso la luce che le animava. Quel respiro millenario di tante culture, ragnatela coi riflessi dell’arcobaleno, che a sorpresa dai vetri trasparenti della lanterna si è proiettata sulla parete della piccola chiesa, non a caso esagonale, in forma di vivide fiammelle dantesche.