La Basilica di Santa Croce e il suo tesoro simbolico-alchemico

Sabato 11 maggio ore 10:00 – Un’esperienza unica, una scoperta continua di tanti piccoli, grandi “tesori”.

La Basilica di Santa Croce e il suo tesoro simbolico-alchemico

Quando San Francesco, in quel lontano 1217, si trovò a sostare nella chiesetta sulle rive dell’Arno, certo non poteva immaginare che si sarebbe trasformata nella imponente e goticheggiante Basilica di Santa Croce.

Giotto e i pittori aderenti alla sua scuola, vi operarono a lungo immortalando sulle pareti di quelle cappelle immagini capaci ancora oggi di emozionarci per l’intensità espressiva dei volti, il linguaggio segreto dei gesti e per l’intima atmosfera che abbraccia paesaggi, templi, giardini nascosti e misteriose città turrite.

I sepolcri di uomini illustri, che s’innalzano uno dopo l’altro lungo le due navate, ci ricordano le nostre “itale glorie”, mentre le simboliche geometrie della Cappella de’ Pazzi, immersa nell’arioso chiostro, ci introducono nei canoni di una bellezza antica che ancora stupisce per la perfezione delle sue linee: introdursi nella Basilica di Santa Croce sarà un’esperienza unica, una scoperta continua di tanti piccoli, grandi “tesori”.

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