Fin dalla più remota antichità la pietra fu considerata la “dimora” della divinità
Opificio delle Pietre Dure
“Commesso” fiorentino e l’arte della meraviglia
Fin dalla più remota antichità la pietra fu considerata la “dimora” della divinità e questo spiega come mai le pietre dure furono utilizzate da sempre non solo per la loro bellezza, ma per il segreto potere che ognuna di esse racchiudeva. I Medici avevano ben capito che ogni pietra era in grado di veicolare forze che provenivano dal mondo soprannaturale e decisero di utilizzarle per comporre manufatti di grande valore artistico.
Con Francesco I de’ Medici si affermò la moda dei vasi e arredi di pietre dure e si posero le premesse tecniche per la nascita del “commesso” fiorentino, ingegnosa pittura di pietra che si serviva delle cromie naturali delle pietre, tagliate in sezioni e sapientemente accostate, per dar vita ad un’incredibile immagine d’insieme. L’Opificio delle Pietre Dure raccoglie nelle sue stanze tutto questo sapere ed osservare il pregio dei materiali, la sottigliezza della tecnica esecutiva, sarà una coinvolgente esperienza.
La visita proseguirà nel laboratorio “Mosaici Lastrucci” di Via dei Macci dove potremo osservare dal vivo come da una o più pietre si può realizzare questa “arte della meraviglia”.
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